T-75 III(prometeo)
10 ott 1999 ore 12,50
Sito di lancio: Pioppogatto
T75 ver 2.0
Secondo volo con carico effettivo.
Ci sono ben 4 cameramen , tra i quali uno posizionato su di una collinetta, per una ripresa panormaica del volo.
Il sistema di accensione è stato semplificato.
Un relé alimentato a distanza chiude il circuito alla base del razzo, dove si trova la griglia di alimentazione.
Il trasmettitore ha una nuova antenna a bipolo, con due baffi che spuntano dall’ogiva del missile.
I controlli a distanza per la trasmissione video passano il test prelancio ed inizia il conto alla rovescia.
Il razzo si stacca dalla rampa lasciandosi dietro la solita coltre di fumo ed il solito “fracasso” dei ben 16 motori.
Nell’istante in cui il razzo si stacca dalla rampa avviene il black out totale dei sistemi (le ipotesi sono almeno un paio:un qualche disturbo elettromagnetico molto intenso o l’accelerazione bruschissima che ha disconnesso qualche contatto). Questa situazione ha determinato la sostituzione del TX video con un dispositivo che opera sopra il GHz, per evitare appunto future interferenze, rivoluzionando allo stesso tempo l’architettura interna dell’avionica.
Si perde ogni controllo da terra.
Niente video e soprattutto nessun controllo sui sistemi di emergenza preposti all’accensione dei razzi ausiliari per il distacco e la conseguente apertura dei paracaduti. Tali razzi hanno anche la funzione di controllare una eventuale caduta libera per defezione del sistema di espulsione paracadute.
Se si teme che una cosa accada, alla fine accade: il paracadute della sezione strumentale viene danneggiato ed il tentativo di controllare la discesa è vano, poichè la ricevente del sistema di emergenza a bordo del T75 non risponde.
Tuttavia la sezione strumentale non ha riscontrato gravi danni poichè nel rientro la folta vegetezione ha attutito l’impatto.
Per quanto concerne la sezione motori, fortunatamente i suoi paracaduti si sono aperti, garantendo un rientro senza troppi danni;bilancio, una fin scheggiata e piccole ammaccature “guaribili” con un po’ di stucco.
Nonostante l’intoppo del paracadute e della trasmissione video, i motori del T75 si sono accesi tutti e 16, come del resto nel precedente volo del ’97, dimostrando l’efficenza della cablatura in parallelo (griglia di alimentazione).
Bisogna infine sottilineare il successo quantomeno organizzativo e video-fotografico, realizzato con la collaborazione di Walter Nuti, Maurizio Raffi, Paolo Belluomini, Enrico Bianchi, Diego Formica ed Alberto Cecchetti.
Un ringraziamento particolare ad Enrico Bianchi per aver realizzato alcuni delle migliori immagini di archivio del progetto T75, visibili in questa stessa pagina alla vostra destra e ad Alberto Cecchetti per il suo impegno sulla collinetta, nonché a Paolo Belluomini per l’instancabile servizio video.