NGT75-7
NGT75-7 23.10.2005
sito di lancio Massarosa
23 ottobre 2005 ore 12,42
Un lancio da dimenticare, alla pari di quello del 14 novembre, ma che per fortuna non ha registrato gravi danni alle sezioni, come appunto avvenne circa un anno prima.
La nota positiva di questa giornata è stata la presenza di un ospite, un amico e collaboratore, intervenuto con il suo primo modello ed alla sua primissima esperienza,Maurizio Raffi.
L’allestimento di questa sessione di lanci avviene in un tempo sempre più breve rispetto ai lanci precedenti e mette in evidenza il sempre più alto livello di preparazione che il gruppo dimostra ad ogni lancio ,almeno per quanto riguarda l’installazione…:)
Questo è anche l’ultimo lancio con il sistema di acquisizione impostato sulla sensibilità inerziale, ovvero la possibilità di dar inizio alla registrazione sfruttando il passaggio da uno stato di quiete allo stato di moto. Dal prossimo lancio verrà adottato un principio basato sulla mancanza di tensione dall’esterno della SS, prevista nella fase di test e che assicurerà il sicuro avvio della registrazione (maggiori dettagli nei files dedicati).
Il clima è sereno e la presenza del nuovo missile di Maurizio è molto stimolante ed è tanta anche la curiosità di scoprire come volerà il primo missile di Maurizio, assemblato nel tempo record di quattro giorni con materiale “alternativo”. Per questo primo modello Maurizio ha preferito avvalersi di un semplice tubo idraulico di PVC, quelli comunemente utilizzati per scarichi domestici.
L’ogiva è stata ricavata da una bottiglia di acqua minerale, sempre in PVC, tagliando il collo e sfruttando la forma conico sferica preesistente.
Infine Maurizio ha rivestito il tutto con del nastro di alluminio e dotato il suo modello di una piccola luce intermittente (un led) posta sulla punta dell’ogiva.
Dunque si procede dando la precedenza al NGT75, non per mancare di rispetto verso l’ospite, ma per garantire la sicura accensione dei 7 motori:
La griglia di alimentazione come detto collega gli accenditori in parallelo e l’assorbimento di corrente al momento dell’innesco è molto elevato e tale da poter fondere le piste del circuito SAR ,e, sebbene la batteria sia molto resistente e capace, in grado di abbatterne le prestazioni.
Non volendo rischiare troppo (non si sa mai) si è proceduto quindi per avere il massimo delle prestazioni dalla batteria e lasciare comunque un certo margine per l’accensione del modello di Maurizio, che richiedeva meno corrente del NGT75.