NGT75-1
sito di lancio Massaciuccoli
27 dicembre 2003 ore 14,35
Questo volo dà inizio alla serie di lanci più attiva del programma T75, che verrà poi rinominato NGT75, dove NG sta per New Generation.
Dopo i quattro voli delle versioni bi e tribooster, il team ha deciso che è tempo di evolversi verso qualcosa di nuovo.
Viene dunque abbandonata la sezione motore a tre booster e sostituita con un prototipo a tubo singolo, all’interno del quale trovano posto sette motori di tipo D12 (D11, ed anche E-9).
Per questo volo inaugurale viene recuperata la vecchia sezione strumentale, priva però del suo carico effettivo. Al suo interno vengono installate riproduzioni in balsa della telecamera e del trasmettitore, opportunamente zavorrate per riprodurre i pesi delle reali apparecchiature elettroniche, ai fini di una più precisa simulazione.
La giornata si presenta nuvolosa, abbastanza fredda e un po’ ventosa, ma i presenti al lancio, Enrico Bianchi , Mauro Santoni e Paolo Miniussi , non sembrano accusare troppo il rigido clima.
Rivedere tutto l’allestimento rampa-missile-console a distanza di oltre due anni riscalda gli animi e accende nuove speranze per il futuro di questo progetto.
Tutto viene preparato con cura e allestito secondo le regole della sicurezza, c’è molta tensione per questo decollo, si sta per lanciare qualcosa di nuovo…
Paolo Miniussi tenta un’introduzione filmata del lancio, ma l’emozione in gioco è tanta e la papera video dimostra quale possa essere l’atmosfera in questa giornata.
Enrico prende posizione per le riprese video ravvicinate, Mauro raggiunge Paolo Miniussi alla postazione di controllo e s’inizia il conto alla rovescia.
C’è una grande attesa, una grande ansia, ma quando gli accenditori vengono raggiunti dalla corrente d’innesco, ogni dubbio, ogni perplessità, viene fugata in pochissimi istanti, quelli necessari per vedere i 7 motori del nuovo vettore accendersi all’unisono e sollevare il razzo dalla rampa che sale rapido in cielo.
Traiettoria lineare, leggermente disturbata dal vento, forse qualche “scodinzolio” dovuto alla turbolenza generata dalla forma non perfettamente compatibile della sezione strumentale.
Apogeo con separazione perfetta delle sezioni…Ahimè è solo la sezione motori a godere di un rientro morbido, poichè per una clamorosa distrazione dell’allestitore, Paolo Miniussi, il paracadute della sezione strumentale verrà si espulso correttamente, ma non si dispiegherà causa la non rimozione dell’elastico di contenimento, usato per alloggiare il paracadute il più composto possibile all’interno del vano omonimo e poi dimenticato avvolto.
Il rientro per la sezione motore dunque avviene, causa del vento, ad oltre 150 metri dal sito di lancio, mentre la disastrosa discesa della sezione strumentale avverrà a pochi metri dalla rampa.
La scelta di sostituire il carico effettivo con quello di simulazione si è dimostrata una scelta saggia, ma non risparmierà comunque dal lavoro di ricostruzione della sezione stessa , troncatasi in due.
Il vettore ha risposto secondo le aspettative e il progetto va avanti!