EDGE

T-75 IV(EDGE)
28 ottobre 2001 ore 16,30

Sito di lancio: Pioppogatto
T75 ver 2.0

Questo lancio vede la comparsa della prima rampa “intelligente” di tutto il progetto e presenta aspetti organizzativi e realizzativi frutto di una intrecciatissima attività di gruppo, la vera essenza di questo programma.
Viene realizzato un piccolo raduno al quale intervengono alcuni membri dell’ACME muniti dei propri modelli ed attrezzatura varia.
Per questo volo il nome scelto è stato EDGE, contrazione del nome Edvige, una cara amica che ha voluto contribuire finanziando parte del nuovo trasmettitore.
Il meeting inizia alle ore 11,30 circa, quando cominciano a raccogliersi tutti i partecipanti, alcuni giunti dall’Umbria, altri dalla Liguria, altri ancora dall’Emilia-Romagna.
Inizialmente il tempo non è dei migliori, un forte vento ed una fastidiosa pioggerella disturbano un po’ l’atmosfera goliardica che si instaura fra i partecipanti, fra un piatto di salsicce alla brace ed un bicchiere di vino.
Intorno alle 16 il cielo sembra aprirsi, il sole fa capolino e la temperatura si alza leggermente, si calma anche il vento.
Pronti da un bel po’ di ore ad allestire il lancio, la squadra del T75 scende in campo e in pochi minuti tutto è pronto per lo START.
Il vento si fa vivo ad intervalli e questo costringe all’inclinazione controvento della rampa.
Nelle operazioni di controllo che precedono il conto alla rovescia, tutto inizia a funzionare correttamente, ma in pochi minuti si verifica il primo guasto alla strumentazione, per fortuna quella di supporto terrestre.
L’inverter, nuovo di zecca, si brucia e l’attrezzatura necessaria per la registrazione del video, televisore, videoregistratore e ricevitore video, rimangono senza energia.
In una manciata di minuti viene fortunosamente reperito un gruppo elettrogeno e tutto torna nuovamente a funzionare.
Eseguiti gli utlimi controlli si da il via al conto alla rovescia.
Le immagini dall’interno del missile vengono già trasmesse alla postazione di controllo video e il conto alla rovescia procede verso lo Start.
Sono circa le 16,30 e tutto è GO

…5…4…3…2…1…ACCENSIONE

Il tribooster, il mastodontico grappolo di motori uniti in cluster si accende e il pesante missile si stacca dalla rampa “lentamente”, lasciandosi dietro una spessa coltre di fumo.
La rampa, rimasta inclinata controvento e poi dimenticata così, imprime al razzo una traiettoria leggermente balistica che lo proietta inesorabilmente verso il campo volo limitrofo.
Enrico Bianchi, operatore addetto all’inseguimento visivo con il ricevitore video portatile, cattura quasi tutta la trasmissione della sezione strumentale, fin quasi all’atterraggio completo della stessa. (Qui sotto il video)

Nella fase di rientro purtroppo l’apertura dei paracaduti non è delle migliori.
Alla separazione delle due sezioni , il paracadute principale non riesce ad uscire dal suo vano e tutto il sistema è dunque affidato ai paracaduti della sezione motori, più piccoli e pertanto non adatti a frenare dolcemente il pesante carico, che tuttavia impatterà contro la vegetazione limitando i danni alla sola struttura esterna.
L’elettronica interna infatti non subirà alcun danno significativo, solo qualche filo elettrico staccato.
Meno fortunata è la capsula della sezione strumentale, che verrà colpita negli ultimi istanti della discesa dalla sezione motore, precisamente da una fin di questa, spezzando in due la preziosa sezione strumentale.
T75-PROMETEO | NGT75-1

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