Dalla Terra alla Luna, dalla Luna a Montecitorio

Prendi un gruppo di uomini, scienziati e piloti, mettili su un Saturno V, dagli un modulo lunare, una tuta pressurizzata, un regolo calcolatore. Il coraggio non serve, ne hanno da vendere, il resto è Storia.

Quasi 48 anni fa l’uomo raggiungeva la Luna. A riguardare le foto, I filmati e i veicoli con cui fu compiuta l’impresa, sembra una storia attuale e spesso chi oggi ha i capelli bianchi e qualche ruga sul viso te la racconta come se l’avesse vissuta ieri, ma è passato quasi mezzo secolo.
Un pezzo di quella Luna, toccata, raccolta e riportata sulla Terra, martedì 11 aprile era a Montecitorio, Roma, alla Camera dei Deputati. Ad osservarla da vicino si fa fatica a distinguerla da una roccia qualsiasi, ma quando realizzi che davanti a te hai un pezzo di un altro mondo, qualcosa che puoi coprire con il tuo pollice in una notte serena di primavera, allora può darsi che l’emozione ti tradisca e a stento trattieni le lacrime. E’ quello che è successo all’Onorevole Maria Chiara Gadda, deputata del PD sensibile alla causa della divulgazione scientifica e titolare della bella iniziativa a Montecitorio che ha visto come protagonisti i soci del direttivo dell’Associazione per la Divulgazione Astronautica ed Astronomica , ADAA, di cui Luigi Pizzimenti ne è il Presidente e l’uomo a cui la NASA, per il terzo anno consecutivo, concede in prestito, per un periodo solitamente non superiore ai novanta giorni, un campione di roccia lunare, uno di quelli raccolti dalle missioni umane USA fra il 1969 e il 1972.
Il campione, del peso di circa 109 grammi è anche fra i più antichi raccolti e la sua genesi risale a circa 3,3 miliardi di anni fa. Rocce così vecchie sulla Terra sono assai rare. Fu raccolto dall’astronauta James B. Irwin, durante la missione Apollo 15, la quarta spedizione ad allunare e la prima esplorazione con forte carattere scientifico. Non ultimo il fatto che per la prima volta fu portata sulla Luna un auto elettrica, il famoso rover lunare, che permise di coprire lunghe distanze dalla base del LM (modulo lunare). Il sito esplorativo fra i più suggestivi e spettacolari, la Rima di Hadley, visibile con uno strumento amatoriale dalla Terra e caratterizzato da canaloni e rilievi montuosi.

La missione passò alla storia per tantissimi aspetti, scientifici e non solo. Dave Scott, comandante della missione, pronunciò le uniche parole italiane mai dette sulla LUNA. Difronte ad un campione particolarmente interessante (che rappresenta la stele di Rosetta della geologia TERRA-LUNA) esclamò “mamma mia!”. Scott onorò inoltre la memoria del nostro Galileo con il famoso esperimento della piuma di falco e del martello, che, lasciati cadere da una stessa altezza, raggiunsero il suolo nello stesso istante, dimostrando (una volta per tutte) che ogni corpo è soggetto in egual misura alla forza di gravità.
Al fianco di Pizzimenti, il suo vice, l’Ingegner Dario Kubler e l’ingegner Alessandro Barazzetti, socio ADAA e responsabile dell’ambizioso progetto CUBESAT, che prevede il rilascio in orbita bassa di un piccolo satellite artificiale (un cubo di 10 cm di lato) dotato di un nuovo processore programmabile che verrà installato anche a bordo delle future missioni automatiche destinate a Marte.
A completare il prestigioso tavolo dei conferenzieri, Simonetta Cheli, capo dell’ufficio di coordinamento dell’ESA e Andrea Zanini, portavoce del presidente ASI. Moderatore dell’incontro il giornalista scientifico Paolo D’Angelo, esperto divulgatore di astronautica e Spazio.

La roccia lunare è il punto di partenza per presentare tutte le iniziative di ADAA – “Abbiamo scelto di presentare a Montecitorio il progetto “Ti Porto la Luna” perché iniziative dall’elevato contenuto culturale come questa, consentono di avvicinare i cittadini ai temi della scienza astronomica. Un frammento di storia affascinante ed eccezionale, può contribuire a diffondere una maggiore cultura scientifica, a cominciare dalle giovani generazioni – dichiara la stessa onorevole Maria Chiara Gadda, deputata del Partito Democratico – “Questo luogo” – prosegue Gadda – la casa di tutti gli italiani, vuole rappresentare simbolicamente tutti i luoghi della Penisola che saranno toccati dal progetto di ADAA. L’italia vanta una significativa esperienza in ambito aerospaziale e sono moltissime le aziende che ci rappresentano al livello mondiale e che oggi collaborano con agenzie spaziali come NASA, ASI ed ESA e sono la dimostrazione di una grande sinergia politica internazionale”.
Simonetta Cheli e Andrea Zanini sottolineano il ruolo chiave che lo spazio e lo space-business stanno giocando in questi ultimi decenni e ci ricordano che l’industria spaziale italiana è il terzo più importante attore in ESA (Agenzia Spaziale Europea) e riveste un ruolo di tutto rispetto al livello mondiale esportando tecnologia e ricerca grazie al lavoro dei nostri chimici, fisici, ingegneri e biologi. L’Italia sarà di nuovo protagonista presso la ISS (la Stazione Spaziale Internazionale) con l’arrivo dell’astronauta Paolo Nespoli, che all’età di 60 anni si appresta a indossare nuovamente la tuta spaziale e volare a bordo di una capsula Soyuz.
Mentre la conferenza si avvia alla fine, c’è il tempo per qualche domanda della stampa e degli addetti ai lavori intervenuti.
L’attenzione ricade sul progetto CUBESAT, ribattezzato da in “ALSAT” in onore dell’astronauta Al Worden, pilota del modulo di comando di Apollo 15, che è stato recentemente ospite per una tre giorni italiana di conferenze, incontri pubblici e gala. Al Worden, entusiasmato dall’iniziativa, sarà il “padrino” (nell’accezione più nobile del termine) della missione che, a detta dello stesso responsabile Barazzetti, sarà il primo di una lunga serie.
Kubler poi snocciola alcuni successi di ADAA. Oltre all’ormai collaudato mock-up di Casper che contiene una copia funzionante dell’AGC, il computer a bordo dell’Apollo, annuncia l’imminente completamento della riproduzione, sempre uno a uno, della Vostok, la navicella che permise il volo di Gagarin, primo uomo nello spazio nel 1961.

Per quanto straordinario ed eccezionale, il campione lunare non è l’unico elemento di attrazione di ADAA, che sta preparando una serie di eventi e già ne ha collezionati molti in passato, come la replica in scala uno a uno della capsula “Casper” di Apollo 16 (detta anche modulo di comando e l’unico “pezzo” del gigante Saturn V di 110 metri di altezza che rientra dopo il viaggio dalla Luna alla Terra). E’ la copia dello stesso veicolo sul quale ha viaggiato esattamente 45 anni fa Charlie Duke, il carico da novanta che Pizzimenti e i suoi mettono sul tavolo. Il decimo uomo sulla Luna sarà infatti ospite a Malpensa, il 29 e 30 aprile, il 2 maggio a Peccioli e il 4 maggio a Torino. La presenza dell’astronauta è stata proposta anche a tutti i Comuni della Versilia e molti altri della Toscana e, escluso Peccioli, nessun amministratore, al momento, è stato in grado di ospitare sul proprio territorio uno dei sei uomini ancora in vita dei dodici che oltre quarant’anni fa passeggiarono, lavorarono e vissero sulla Luna. Un’occasione imperdibile ed irripetibile anche in virtù del fatto che gli eventi riguardanti il programma spaziale Apollo con il tour della roccia lunare “Ti Porto la Luna” raggiungerà quest’anno i 100.000 studenti ed ha appassionato tanti bambini, genitori e semplici curiosi nelle precedenti due edizioni. Nonostante non sia chiaro cosa impedisca ad un Comune Versiliese di ospitare Charlie Duke, dobbiamo tuttavia precisare che almeno a Viareggio, il prossimo 12 maggio alle 21,00, si svolgerà per la terza volta consecutiva (unico caso nazionale) la conferenza che esporrà al Museo della Marineria la roccia di Apollo 15 portata a Montecitorio lo scorso martedì.
Sempre in tema di ospiti eccellenti, il vice presidente Kubler annuncia, in chiusura di conferenza, la presenza della prima donna nello spazio, Valentina Tereshkova (Vostok 6, 1963), probabilmente verso il mese di ottobre.
Ascoltando il gruppo di ADAA si ha l’impressione che le sorprese non siano finite e con il campione di roccia lunare che brilla fra le mani dell’onorevole Gadda, siamo certi che sarà così!

Per tutte le tappe di TI PORTO LA LUNA e per seguire le attività di DAA ci si può collegare presso il blog di Luigi Pizzimenti (https://luigipizzimenti.blogspot.it/) e il sito istituzionale dell’associazione www.adaa.it

 

qui il video integrale tratto dal sito della Camera

qui sotto la versione per “LA NAZIONE” inviata alla redazione locale di Viareggio

PRENDI un gruppo di uomini, scienziati e piloti e mettili su un Saturno V. Dotali di un modulo lunare, una tuta pressurizzata e un regolo calcolatore. Il coraggio non serve, ne hanno da vendere, il resto è storia. Quasi 48 anni fa l’uomo raggiungeva la Luna: a riguardare foto, filmati e mezzi con cui fu compiuta l’impresa, sembra una storia attuale e spesso chi oggi ha i capelli bianchi e qualche ruga sul viso la racconta come se l’avesse vissuta ieri. Ma è passato quasi mezzo secolo. Un pezzo di quella Luna, toccata, raccolta e portata sulla terra è stata protagonista nella presentazione del progetto “Ti Porto la Luna” alla Camera dei Deputati a Roma.
“Ad osservarla da vicino si fa fatica a distinguerla da una roccia qualsiasi – racconta l’onorevole Maria Chiara Gadda (PD) – ma quando realizzi che davanti a te hai un frammento di un altro mondo, allora può darsi che l’emozione ti tradisca e a stento trattieni le lacrime”. Assieme alla parlamentare  c’erano i rappresentanti dell’Adaa di cui è presidente Luigi Pizzimenti, l’uomo a cui la Nasa, per il terzo anno consecutivo, ha concesso in prestito un campione di roccia lunare, uno di quelli raccolti dalle missioni Usa fra il 1969 e il 1972. “La roccia, del peso di circa 109 grammi – riprende Pizzimenti – è anche fra le più antiche mai raccolte:la sua genesi risale a circa 3,3 miliardi di anni fa. Rocce così vecchie sulla Terra sono assai rare. Fu raccolta dall’astronauta James B. Irwin durante la missione Apollo 15, la 4a spedizione ad allunare e la prima esplorazione con forte carattere scientifico”. Al fianco di Pizzimenti c’erano anche il suo vice Dario Kubler, l’ingegner Alessandro Barazzetti di Adaa, che ha parlato dell’ambizioso progetto Cubesat, che prevede il rilascio in orbita bassa di un piccolo satellite artificiale dotato di un processore programmabile che verrà installato anche a bordo delle future missioni automatiche su Marte. A completare il tavolo dei relatori Simonetta Cheli, capo dell’ufficio di coordinamento dell’Esa e Andrea Zanini, portavoce di Asi. “L’associazione – ha anticipato Kubler – sta preparando una serie di eventi. Il decimo uomo sulla Luna, Charlie Duke, sarà infatti ospite a Malpensa il 29 e 30 aprile, il 2 maggio a Peccioli e il 4 maggio a Torino”.
La presenza dell’astronauta è stata proposta a tutti i comuni della Versilia e a molti altri della Toscana, ma solo Peccioli ha dato disponibilità. Nonostante non sia chiaro cosa impedisca di ospitare Charlie Duke, dobbiamo tuttavia precisare che almeno a Viareggio, il prossimo 12 maggio alle 21 si svolgerà per la terza volta consecutiva una conferenza e l’esposizione al Museo della Marineria della roccia di Apollo 15 portata a Montecitorio, dove ritornerà per un evento conclusivo il 15 giugno. info https://luigipizzimenti.blogspot.it/ o www.adaa.it.

 

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