Octobersky è un progetto, un’idea sopravvissuta al passare degli anni, al trascorrere naturale delle cose…e in attesa della sua reale evoluzione.
Non so cosa porterà il 2017 e se riusciremo a concretizzare ancora cose interessanti come quelle viste in questi ultimi anni.
Di certo il 2016 rimarrà come l’anno in cui sono scomparse delle vere e proprie icone. Quelle musicali e cinematografiche, ma soprattutto quelle astronautiche.
Ci mancherà ancora e tanto Ed Mitchell (86 anni), scomparso all’inizio del 2016, proprio quando si celebravano i 45 anni di Apollo 14.
A tempo debito troverò il modo di tributarlo come è giusto che sia. Per adesso lo ricordo come un vero e proprio amico. Non può essere diversamente. Insieme ad un altro speciale amico vorrei poi raccontare come si sono svolti alcuni fatti…ma questa è un’altra storia.
Un tipo dalla “stoffa giusta” come John Glenn (95) l’avrei voluto conoscere, ma è mancata l’occasione, la possibilità. Ce l’hanno avuta cari amici come Paolo D’Angelo, che è una delle cose buone che mi ha portato il 2016, lui stesso con la sua amicizia.
Insieme a Paolo ho intrapreso un viaggio incredibile verso Houston, Texas, proprio al Johnson Space Center, alla NASA insomma e non per farci un giretto da semplice turista, ma per andare a prendere un pezzo di Luna, grazie all’amico Luigi Pizzimenti, ideatore del tour TI PORTO LA LUNA, che mi ha voluto con se come accompagnatore e co-relatore in due date del tour. Un’esperienza che mi ha arricchito sotto molti punti di vista .
Con l’associazione ADAA, è stato possibile incontrare di nuovo Al Worden (Apollo 15) ed iniziare a mettere in cantiere eventi per questo 2017. Non prometto niente, ma se tutto andrà bene avremo un pezzo da novanta del programma Apollo anche in Toscana e sarà proprio grazie al lavoro che svolgeremo con ADAA e il suo presidente Luigi Pizzimenti.
Da questo sito dovrebbe passare anche qualche anteprima “3D” del lavoro che in gran segreto (ma poi non troppo) sta facendo l’amico Roberto Beltramini (GAV), in collaborazione con il “solito” signore qui sopra.
Sappiamo tutti che la natura deve fare il suo corso e che alla fine, gli uomini che andarono sulla Luna erano e sono comunissimi mortali. Ricordare che ce ne sono rimasti solo 7, dei 12 che fra il 69 e il 72 raggiunsero il nostro satellite, non è banale.
Abbiamo ancora 7 testimoni di un’avventura incredibile che l’uomo ha compiuto quasi 50 anni fa. Molti di loro erano convinti di ritornare sulla Luna qualche anno dopo e di vedere presto un viavai di navicelle fra la Terra e Marte. Non è andata così, lo sappiamo. Quello che speriamo tutti noi appassionati di spazio e di missioni lunari è che questi testimoni rimangano tra noi abbastanza da vedere il genere umano compiere un altro “grande balzo”, un ritorno alla Luna o il primo tentativo, magari ad un’opera di eccentrico miliardario, uno a caso, Elon Musk, di portare degli uomini su Marte.
Octobersky, il sogno continua, Buon 2017!
Paolo Miniussi