Image Credit: NASA-JHUAPL-SwRI
Quando il 19 gennaio di 9 anni la sonda New Horizons partì alla volta del pianeta nano Plutone (per me rimane sempre il nono pianeta), il gruppo octobersky si raccoglieva ancora intorno alla rampa di un missile con una certa frequenza.
Io ricordo benissimo quel giorno, anche perché era la vigilia del mio 31° compleanno e se non potevo trovarmi sul campo a lanciare il mio missile, consolarmi con un volo così storico andava più che bene!
Rammento perfettamente quella sera, quando intorno alle 19,00 ora locale italiana, assistetti alla diretta streaming del lancio del vettore che portava in carico la sonda New Horizons.
Allora pensai, “beh ne riparliamo fra 9 anni circa”…non immaginando, ahimé, con quale rapidità passi il tempo.
Il gruppo che ha portato la sonda così vicina al più lontano dei “pianeti” (scusate se insisto, è la nostalgia) è quello che vedete in foto e sono loro che dobbiamo ringraziare se a distanza di anni possiamo vivere l’emozione di scrutare così da vicino uno degli oggetti che ha sempre destato tanta curiosità e mistero nell’immaginario collettivo, di grandi e di piccini o se volete di piccini adesso molto grandi.
Le caratteristiche tecniche di Plutone sono state riscritte nel tempo, come è giusto che accada trattandosi di scienza e ho visto questo pianeta subire una declassificazione a pianeta nano (in effetti i nemmeno 2400 km di diametro non depongono a suo favore).
Quando mi fu regalato il primo libro di astronomia questo pianetino non era che un puntino quasi informe su uno sfondo nero di una piccola fotografia descrittiva. Oggi (ma un po’ prima di oggi per dire la verità) scopriamo che ha un colore molto simile a quello di Marte e che la sua atmosfera è costituita da metano, azoto e monossido di carbonio e probabilmente esiste qualche mare ghiacciato di metano e di altri idrocarburi… Chissà, fra qualche ora, intorno alle 3,00 di domani, quali altre immagini ci regalerà la sonda New Horizons. Direi che dalle facce contente e fiere dei “ragazzi” del controllo missione c’è d’aspettarsi un grande spettacolo…
Aggiornamento delle 23,45 – 15 luglio 2015
Fra pochi minuti sarà il 16 luglio, 46 anni fa Apollo 11 e 46 anni dopo siamo, non fisicamente, ma ci siamo, su Plutone.
L’uomo ha raggiunto l’ultimo avamposto del sistema solare e la sonda New Horizons ci sta inviando le prime dettagliate foto scattate da una distanza di circa 12,500, cioè fra la sonda e il pianeta nano c’è praticamente in mezzo una Terra.
Image Credit: NASA-JHUAPL-SwRI
Le immagini a colori hanno una risoluzione di circa 500 metri/pixel e quelle in bianco e nero di 100 mt/pixel.
Quello che ci sta dicendo la sonda con queste prime immagini è che il piccolo Pianeta non presenta una superficie craterizzata, come ci si aspetterebbe da un pianeta sperduto ai confini del sistema solare. La geologia del pianetino, come annunciava la Nasa, si fa interessante. Qualcosa rimodella continuamente (si fa per dire…la scala temporale è dell’ordine di alcuni milioni di anni, circa 100) la superficie, che non è inerte. Ci si chiede quali siano i fattori che permettono a Plutone di rifarsi il lifting dopo un eventuale bombardamento meteorico. Da escludersi le forze mareali che agiscono per esempio sui piccoli mondi intorno a Giove, dove la forte gravità del gigante gassoso è in grado di stressare i suoi satelliti dall’interno. Plutone oltre a non avere questa grande forza di gravità è anche estremamente freddo.
In superficie è stata rilevata un’orografia basata su formazioni montuose probabilmente a base di ghiaccio d’acqua e quello che riveste queste montagne forse sono manti di metano e azoto ghiacciati.
Anche la principale luna di Plutone, Caronte, non è dissimile dal compagno maggiore. Sono stati individuate formazioni che ricordano i canyon. Su Caronte è ben visibile un “trincio” di circa 7/9 km di profondità.
I due piccoli mondi appaiono quindi geologicamente attivi e queste sono solo le prime immagini. Chissà quali altre chicche ci aspettano.
L’album di famiglia, quella del nostro Sistema Solare, si sta pian piano arricchendo…