Tanti auguri Charlie Duke!

Oggi compie gli anni Charlie Duke. 79 anni, portati molto bene.

Ho avuto la fortuna d’incontrare il decimo uomo che ha camminato sulla Luna, grazie all’amico Luigi Pizzimenti, un mito della divulgazione astronautica italiana, nonché curatore del padiglione AEREOSPAZIALE del Museo Volandia, autore del libro “Progetto Apollo – il sogno più grande dell’uomo” e organizzatore, appunto, della mostra ESPLORANDO 2012, in occasione della quale ho potuto stringere la mano al  Generale Duke, astronauta dell’Apollo 16.

Successivamente all’incontro di Esplorando, ho avuto modo di ritrovare questo simpatico nonnino, come lo chiama Paolo Attivissimo, durante l’evento Autographica, in quel di Birmingham.

Charlie Duke fu il più giovane del gruppo dei “grandi dodici” a camminare sulla Luna.

Trascorse quasi tre giorni sulla superficie lunare insieme al suo comandante John Young, che ha festeggiato qualche giorno fa, il 24 settembre, 84 anni. Non l’ho ricordato come ho fatto con Mitchell e Duke e me ne scuso e per questo dedicheremo un articolo a parte per parlare approfonditamente di John Young.
Tornando al nostro simpatico nonnino di 79 anni, non possiamo non ricordare il suo ruolo di CAPCOM durante la storica missione APOLLO 11.
La sua frase “Roger, Twan… Tranquility. We copy you on the ground. You got a bunch of guys about to turn blue. We’re breathing again. Thanks a lot” è diventata storica e Charlie non manca mai di ricordare quei minuti interminabili dove non soltanto i controllori a Houston erano diventati blu. Tutto il mondo rimase con il fiato sospeso, forse in gran parte ignaro di quello che Charlie e i ragazzi di Apollo 11 si erano detti fino a pochi secondi prima.

Duke raramente si muove senza la sua affezionata moglie Dotty, che  rappresenta da sempre un punto ferma nella vita a tratti travagliata e difficile del decimo moonwalker.  Del resto viaggiare dalla Terra alla Luna comporta anche il non tanto banale viaggio dalla Luna alla Terra che ha segnato, in un modo o nell’altro, le vite di 12 uomini. Una volta tornati dalla Luna difficilmente si troverà un’attività simile o paragonabile. Ambire oltre era pura utopia.

Duke si presta molto spesso a partecipazioni un po’ in tutto il mondo. E’ sovente in Europa, dove fa tappa quasi fissa in Svizzera e nel Regno Unito.
Credo che il gesto più rappresentativo che quest’uomo abbia compiuto sia stato quello di scattare una fotografia alla sua personale foto di famiglia, “nascosta nella tuta spaziale” e appoggiata sul suolo lunare, immortalata un istante prima che si sciogliesse al devastante calore della superficie selenica. Del resto un’astronauta è un uomo e molto spesso anche un padre di famiglia.

Happy Birthday Charlie!

DUKE

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