Le esigenze dei molti contano più delle esigenze dei pochi – Leonard Nimoy, Mr Spock di Star Trek lascia la Terra a 83 anni

ngg_shortcode_0_placeholderNon ricordo esattamente quando tutto ha avuto inizio, ho però ben vivo il ricordo dei pomeriggi davanti alla TV, a casa dei miei nonni. Mio fratello ed io attendevamo con ansia spasmodica l’inizio di una nuova puntata e guai a perdersi la sigla iniziale – “Spazio, ultima frontiera, questi sono i viaggi…” –  Star Trek, che mito!
I miei nonni ci prendevano in giro…”cosa guardi quello con le orecchia a punta?!” – era il commento ora di mia nonna, poco dopo ripeteva mio nonno.
Ricordo che un anno, sempre in casa dei miei nonni, giravano delle orecchie a punta di gomma, come quelle di Spock, anzi , erano certamente quelle. Mia zia era riuscita a trovarle e ad usarle per una mascherata di carnevale…e qualche anno dopo mio fratello ripeté l’impresa.
Spock, con la sua logica, con la sua profonda fiducia nell’amico Kirk, la sua benevola tolleranza nei confronti di “Bons” (il Dr. McCoy) e quel sopracciglio pronto a sollevarsi davanti ad una illogica manifestazione del carattere umano.
Spock è Star Trek. Vedere Leonard Nimoy recitare altre parti mi è sempre riuscito difficile. Quella faccia, quei tratti così particolari erano perfetti per interpretare il vulcaniano per metà terrestre, alla ricerca continua dell’equazione umana.
Grazie a lui e a Star Trek ho sempre vissuto con lo sguardo proiettato verso il futuro e con in mente sempre i viaggi dell’astronave EnterPrise.
Il mio progetto missilistico T75 nasce proprio dalla parola Star Trek , Trek 75…dovevo infilarcela perché quello era il mio modo di “arrivare là dove nessuno era mai giunto prima”.

ngg_shortcode_1_placeholder83 anni sono un bel traguardo. Mentre Spock girava gli episodi della serie televisiva più famosa del mondo, degli uomini stavano veramente preparandosi per andare ad esplorare un altro corpo celeste, la Luna. L’ultimo episodio fu trasmesso poco più di un mese prima del lancio di Apollo 11.
Spock ha vissuto abbastanza per poter vedere realizzate molte delle tecnologie immaginate dal visionario Gene Roddenberry, il creatore della serie classica. Il cellulare degli anni 90 StarTac si apriva come il comunicatore trekky e il nome è quasi un plagio ,  l’auricolare che Uhura usava per “aprire un canale” oggi è l’estensione del nostro telefono in versione Bluetooth…Anche nel campo della fisica delle particelle  l’idea del teletrasporto, seppur al livello moooolto embrionale sta dando i suoi frutti.
Leonard Nimoy e i suoi compagni di viaggio (il cast della serie classica) furono i testimonial della prima vera EnterPrise , il primo Space Shuttle della Nasa. Un esempio di fantascienza ricorsiva. Sembra di entrare in un paradosso relativistico!

Spock era lo scienziato di bordo e per un ragazzino appassionato di astrofisica e di missioni lunari quale il sottoscritto era (ed è!) ha rappresentato molto. Sapere che oggi non c’è più uno come Spock equivale a guardare nostalgicamente una foto di Carl Sagan o di Neil Armstrong. Se n’è andata un’altra, non solo mia, icona.
Se n’è andato un poeta, un attore, un regista, uno scrittore e, anche se non lo ha mai saputo, un amico e un mentore.

La sua opera e il suo ricordo continueranno ad ispirare le generazioni future. Addio Dottor Spock!




Ultima lezione alle scuole Puccini

 


Con la giornata di oggi si conclude il ciclo di lezioni sui viaggi Lunari presso l’Istituto Comprensorio di Torre del Lago.
Prossimamente verranno organizzate altre lezioni nelle scuole della Versilia.
Ringrazio tutti gli alunni delle classi 4^ e 5^ delle scuole elementari Puccini e Tomei, che si sono dimostrati attenti ed interessati e , lo dico con un punta di orgoglio, anche molto entusiasti. Sono contento di avervi trasmesso  interesse e curiosità per questi argomenti.
Se vorrete pormi domande io sarò ben lieto di rispondervi.
Nel frattempo, se voleste  approfondire alcuni aspetti tecnici delle “macchine” che hanno reso possibile il viaggio “Dalla Terra Alla Luna”, vi suggerisco alcune letture e qualche gadget (che trovate anche qui nel negozio):

Oltre al libro di Jules Verne “Dalla Terra alla Luna”, reperibile in tutte le librerie e presto anche qui su octobersky.it,
vi consiglio la lettura di “Progetto Apollo: Il sogno più grande dell’uomo“, di Luigi Pizzimenti.
Un altro bel libro è quello di Paolo Attivissimo, “LUNA? Si , ci siamo andati!”.

In rete non si trovano tante pubblicazioni e quelle che vi ho suggerito sono, dal mio punto di vista, quelle più complete.

Rimanete collegati ad octobersky.it per altre interessanti novità!

 




Grazie Ed Mitchell!

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A coronamento della bella esperienza iniziata con le scuole Tomei di Torre del Lago Puccini, dove da circa un mese è stato avviato un minicorso sulle missioni Apollo, venerdì 6 febbraio, presso l’aula magna delle adiacenti scuole medie Gragnani, è stata effettuata una piccola videoconferenza skype. Dall’altra parte del mondo, in Florida, ci stava rispondendo nientemeno che l’astronauta di Apollo 14, Edgar Mitchell, pilota del Modulo Lunare e sesto uomo ad aver camminato sulla Luna.
Il giovane pubblico, che ha riempito completamente l’aula, è rimasto attaccato al grande schermo centrale per tutti i circa 25 minuti di “chiacchierata”.

Il dottor Mitchell ha risposto alle numerose domande che i ragazzi delle classi quarte e quinte gli hanno formulato.
Uno ad uno i bambini si sono seduti davanti al computer, si sono presentati e hanno letto le loro domande, già tradotte insieme agli insegnanti.
Ed Mitchell, dimostrando grande simpatia e disponibilità ha trasformato per sempre la vita di tutti i presenti.

Sono certo che si ricorderanno questo giorno per tutta la vita e , come ho detto loro, un giorno, fra 50/60 anni, quando questi bambini saranno nonni, potranno raccontare ai loro nipoti di aver parlato e posto delle domande a uno dei 12 uomini che 100 anni prima hanno camminato sulla Luna, dopo averla raggiunta a bordo di mezzi che i “nipoti del futuro” giudicheranno antiquati e di “fortuna”.
Noi sappiamo quanti sforzi, non solo tecnologici, sia costata questa avventura e dunque abbiamo il dovere di trasmettere quanto più possibile il valore di un’impresa che nonostante siano trascorsi 45 anni è ancora viva nella memoria di molti.
Edgar Mitchell, 84 anni, mi ha personalmente ringraziato affermando che per lui parlare con gli alunni delle scuole elementari è sempre un piacere…a giudicare dall’espressione nella foto in testa all’articolo pare proprio che sia così!

Grazie Ed!

ps

il video dell’evento verrà pubblicato in seguito alla ricezione delle liberatorie da parte dei genitori.




A lezione di “Viaggi Lunari”

crediti foto Carla

Venerdì 23 gennaio, dopo un intenso lavoro di public relation e una serie di notti insonni passate a preparare le slides, i modellini e vari altri “gadget”, si è svolta, presso le scuole elementari Tomei, la mia lezione su “Il viaggio verso la Luna”.
Protagonisti della lezione e non solo semplici auditori, i ragazzi delle classi 4° A e 4° C, che hanno, con il loro incredibile entusiasmo, reso possibile lo svolgimento di ben due lezioni di circa due ore ciascuna.
Il progetto era stato presentato l’anno scorso, purtroppo a pianificazione didattica già avviata e dunque rimandato a quest’anno.
L’obiettivo inizialmente era far coincidere il tutto con il 45° anniversario dello sbarco di Armstrong ed Aldrin sulla Luna e preparare i ragazzi alla celebrazione del 20 luglio 2014, celebrazione che, ahimé,  è avvenuta un po’ in sordina, complice il servizio Pubblico che ha “nascosto” la trasmissione sul canale RAI SCUOLA 146.
Tuttavia l’entusiasmo che il viaggio di Apollo 11  suscita nelle giovani generazioni (molto anche su quelle un po’ meno giovani) è straordinariamente anacronistico.
Presentarsi con i modellini in scala del Saturn V e del LM ha aiutato molto, ma i ragazzi hanno veramente manifestato interesse per tutta la durata della lezione, senza risparmiare una sola domanda, collaborando con grande slancio anche nei momenti interattivi della lezione.
Con l’aiuto di qualche piccolo souvenir e qualche storiella divertente su come gli astronauti dovevano gestire situazioni come i bisogni fisiologici, le due ore di lezione sono scivolate via piacevolmente, anche se mi hanno reso quasi afono al termine della giornata.
Il coinvolgimento manifestato da questi giovani studenti fa ben sperare e fa soprattutto riflettere su quanto sia importante stimolare la loro curiosità ed in alcuni casi le loro ambizioni, senza basarle, come spesso avviene, solo su ciò che passa la TV.
In pochi, purtroppo, sapevano che una loro connazionale, Samantha Cristoforetti, aveva, dal mese di novembre, intrapreso un viaggio spaziale a bordo della ISS. Niente di strano purtroppo, visto che la sera in cui Samantha decollava a bordo della Soyuz, le principali reti tv trasmettevano una partita di calcio.
Raccontare a ragazzi di 8/9 anni come si va sulla Luna è stato più divertente che mai. Il ritorno, in termini d’interesse, entusiasmo ed ambizione, manifestato dai ragazzi, non ha prezzo. Quello che ha guadagnato di più in questa esperienza, che ripeterò presto, sono proprio io.
A fine lezione alcuni di questi piccoli curiosi si sono avvicinati a me, dicendomi di voler diventare astronauti. Grazie, perché era proprio quello che volevo sentirmi dire!

Un ringraziamento particolare va a Barbara Landucci, che ha creduto in questo progetto sin dal primo momento e mi ha praticamente appoggiato ed affiancato in tutte le fasi preparatorie ed organizzative.

Venerdì 30 gennaio sarò nuovamente presso la scuola elementare Tomei, a tenere la mia lezione su “Il Viaggio verso la Luna”.
In preparazione anche un evento per le famiglie…stay tuned.

ps

Se sei un insegnante e sei interessato non hai che da contattarmi. Utilizza l’apposito form nella sezione Contatti

 




L’anno di Octobersky

ngg_shortcode_3_placeholderIl 2014 si sta per chiudere e porterà nel 2015 molte delle aspettative che il sottoscritto ha voluto mettere nella propria bisaccia virtuale e non.
Ho finalmente chiuso un capitolo della mia vita che mi ha in qualche modo distratto da quelle che sono sempre state le mie reali passioni, aspirazioni e anche, perché mentirvi, ambizioni.
Il nuovo anno inizierà alla grande con una piccola iniziativa che coinvolgerà l’istituzione più importante. Per adesso non vi anticipo niente, a breve ne saprete di più.
Ci sono ancora tanti articoli da completare e pubblicare e tante ancora sono le sezioni da aggiornare/creare. Curare un sito come octobersky.it non è per niente facile ma sono certo che riuscirò a coinvolgere molte persone e ad attirare l’attenzione di altre.
Uno dei buoni propositi del 2015 è quello di vedere l’NGT75 solcare nuovamente i cieli della Versilia ed arrivare alla fine dell’anno con un nuovo progetto missilistico, almeno in cantiere.
Anche la ripresa dell’attività astrofila è già scritta nella TODO list e auspico di ritrovare presto gli amici del GAV per condividere questa passione.
Il finale 2014 mi ha visto anche intraprendere l’ardita sfida di diventare pilota di ultraleggeri e conto di saper far alzare uno di questi trabiccoli volanti sempre entro la fine del 2015.
C’è poi l’attività, chiamiamola di public relation, che mi vedrebbe impegnato ad incontrare gli ultimi moonwalkers vivi, all’appello mi mancano ancora Alan Bean (Apollo 12) , Dave Scott (Apollo 15) e sarebbe fantastico rincontrare Charlie Duke (Apollo 16), Edgar MItchell (Apollo 14) e naturalmente incontrare di nuovo Buzz Aldrin di Apollo 11, al quale ho potuto stringere la mano, riuscendo ad entrare nello scatto fotografico insieme a lui in una posa non proprio classica…questo dopo avergli stretto la mano, quindi mi manca una bella foto con lui!
Con le prossime sessioni di Autographica è probabile che qualcuno di questi obiettivi riesca a portarli a casa.
Ci sono poi alcuni progetti molto ambiziosi in cui vorrei lanciarmi, ma anche su questo non posso dire molto al momento.
Salutando il vecchio anno vorrei rivolgere un ringraziamento particolare ai nuovi amici che hanno risvegliato in me la passione per l’astronautica e l’astronomia, Paolo Attivissimo e Luigi Pizzimenti.
Anche grazie a loro il 2014 è stato l’anno in cui ho incontrato di nuovo Edgar Mitchell e per la prima volta Eugene Cernan.
Un saluto particolare agli amici del CICAP Toscana, ai quali prometto subito la mia presenza per uno dei prossimi incontri.

Grazie ai miei amici di sempre, Diego, Mauro, Paolo Bertola, Alberto Lippi ed Enrico Bianchi e a tutto il gruppo della Scuola di Volo Girofly che mi sta accogliendo nella sua grande famiglia.
Non potrei infine non ringraziare mia figlia Valeria Luna e mia moglie Sara per la pazienza e il continuo stimolo che quotidianamente (e qualche volta inconsapevolmente) riescono a darmi.
Octobersky.it non è solo un sito di un appassionato,  il suo intento è anche quello di diventare  un punto di riferimento e un archivio delle esperienze personali, delle indagini, degli esperimenti e dei progetti di un ragazzo ormai 40enne che non ha smesso di sognare e d’incantarsi davanti al firmamento e alle meraviglie tecnologiche dell’intelletto.

Che il 2015 sia per tutti l’anno in cui si continui a sognare e si produca lo sforzo per trasformare quanti più sogni possibile in progetti e realtà concrete!

BUON 2015 da Octobersky Group!




Sopra la nostra testa

ngg_shortcode_4_placeholderGiovedì 11 dicembre la Stazione Spaziale Internazionale passerà letteralmente sopra le nostre teste. Sorvolerà la Toscana centrale passando sopra Rosignano Solvay (LI).
Vista la notevole luminosità della ISS e il favore dell’oscurità (l’ora del passaggio è prevista per le 18:06:27 tempo locale) sarà possibile osservarla in volo. La finestra di visibilità si aprirà alle 18:03:12  e terminerà alle 18:07:51.

 

Per capire come orientarsi ed individuare la stazione a colpo sicuro vi allego questa bussola sulla quale è tracciata la traiettoria che verrà percorsa.ngg_shortcode_5_placeholder

L’inizio del passaggio è collocato sui 234°, dunque a SUD-Ovest, con una elevazione di 10°. Sulla bussola il pallino celeste più chiaro indica l’inizio  e la relativa luminosità, che sarà massima proprio al sorgere, con circa -1,3 gradi di magnitudo. L’evento duretà circa 4 minuti e 40 secondi.In rete si trovano svariati siti che offrono la possibilità di tracciare la ISS e non solo. Io ho usato questo e in più la APP per Android  ISS Detector.
Sarà visibile anche da Viareggio ovviamente e vista la relativa vicinanza con Rosignano, la timeline sarà la stessa.

Se avessi avuto un po’ più di tempismo avrei lanciato la proposta di un saluto collettivo alla nostra Samantha Cristoforetti. Non ho verificato la fattibilità ma credo che un bel modo di farle sentire il calore e l’entusiasmo di molti appassionati potrebbe essere quello di sfruttare l’illuminazione pubblica, lanciandole un messaggio di luce intermittente. Tuttavia ritengo che per avere un effetto percettibile dalla stazione, in orbita a 400 km di quota, bisognerebbe letteralmente spengere e accendere un’intera città!

Mi dà speranza questa foto che Paolo Attivissimo ha pubblicato sul suo blog non molto tempo fa e che mostra l’area del Lago di Como in tutta la sua grandezza con una risoluzione sufficiente tale da permettere la distinzione di ristrette aree urbane “switchable”, ovvero zone in cui si potrebbero coordinare tempi di accensione e spegnimento luci per brevi istanti.
Se qualcuno riuscisse a mettere in atto questo esperimento me lo faccia sapere…Io nel frattempo mi attrezzerò con un faro molto potente, del tipo utilizzato dalla poilizia di Gotham City per chiamare Batman.
Scherzi a parte,  so che è un’idea un po’ bizzarra e qualcuno certamente penserà che rispetto a un twit , spegnere e accendere una luce è una cosa “tecnologicamente” in controtendenza, però non si può non immedesimarsi in Samantha e immaginare l’effetto di vedere dallo spazio il suo Paese che la saluta all’unisono. Tutti hanno un lettore digitale sul quale riprodurre la musica preferita, però si fanno ancora concerti e spettacoli dal vivo dove la gente canta e condivide lo stesso momento con quel cantante …un perché ci sarà!